- Atos Bracci

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Parrocchia San Giuseppe     Jesi_An
Chiesa di San Giuseppe

Realizzazione 2010

Arredo liturgico cappella feriale
Ogni realizzazione nasce dal bisogno di assolvere esigenze e necessità, in quanto mancanti per raggiungere ulteriori scopi e spazi più confacenti a certe necessità emergenti. Sappiamo tutti le funzioni di una generica cappella feriale, ma quello che occorre inquadrare sono gli obbiettivi da raggiungere nella “cappella feriale della chiesa di S. Giuseppe in Jesi”. Quindi definire perché una cappella feriale e quale spazio liturgico si vuole creare per la comunità che si ritrova a pregare individualmente e a svolgere liturgie comunitarie. Come si fa a rispondere a questi interrogativi? Purificando la propria mente e il proprio cuore, facendo silenzio al contempo vivere lo spazio ancora grezzo e poi dare tempo. Fermarsi all’interno della cappella e lasciare che le idee si aprano e si decantino, evitando ogni forma e contenuto precostituito da ripetere e cercare in definitva quale spazio si vuole creare per accogliere la comunità parrocchiale, persone vive, che pregano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E ribaltando il concetto precedente, ci possiamo domandare, quale spazio Dio vuole per incontrare il suo popolo? luminosa, trasparente, pulita e essenziale.
† Luminosa
Luce naturale.Si è voluto mantenere ed esaltare le preesistenze del lucernaio con vetro piano, temperato per calpestare superiormente, termico per non disperdere il calore invernale e non far entrare il caldo estivo, e satinato per la ovvia esigenza di non visibilità. Luce artificiale. Lo spazio quadrato, come il lucernaio, ha portato a definire esclusivamente quattro punti luce a soffitto, con apparecchi illuminanti da determinare, che però mantengano i tre requisiti sopra enunciati. Esistono comunque alcune proposte sugli apparecchi.
† Trasparente
Lo spazio della cappella è accessibile a vista dal giardino, dal piano terra adibiti a locali parrocchiali, e dalla chiesa attraverso quattro gradini. I tre ingressi sono ugualmente identificati, hanno tutte una porta con vetro trasparente e logo satinato segnalare a tutti che vi passano lo spazio liturgico al suo interno. Anche dall’interno esiste la percezione di essere in uno spazio che va oltre, che coinvolge tutta la comunità, infatti è possibile vedere ed essere visti. Ogni spazio definito chiesa, locali parrocchiali ed esterno è ben osservabile. La cappella nei suoi arredi liturgici, altare, ambone e sedute, deve essere trasparente. L’altare punto focale della liturgia eucaristica, semplice e poco ingombrante e amovibile. L’ambone in linea con l’altare. Le sedute dell’assemblea almeno quaranta posti individuali, che conduce la persona a riflettere, a confrontarsi con se stessa e a dialogare con il Padre. Una trasparenza di rapporti.
† Pulita
Lo spazio pulito vuol dire ordine nelle forme e nei materiali, lineare, chiaro e definito. Non deve esserci alcuna mediazione simbolica o di segno. La persona da incontrare è solo Cristo. La cappella feriale collegata alla chiesa, come comunicazione diretta attraverso una porta trasparente, con una amplificazione durante la liturgia in chiesa che non può ospitare tutti, e mai come luogo di emarginazione per bambini o per chi vuole distrarsi. Occorre educarci. Pulita nel colore bianco delle pareti e del soffitto e del pavimento chiaro, in collegamento con il restante spazio, ma caratterizzato diversamente e dal travertino bianco della scala alla chiesa, come il presbiterio. Un ambiente pulito, perché opposto alla chiesa, pieno di tanti colori, forme, oggetti, ampi spazi e materiali diversi, insomma un caos di linguaggi, che non aiutano alla meditazione e al dialogo personale, in definitiva non portano alla preghiera. Il bianco è il colore che riflette luce e la espande. Il bianco e la luce sono simboli della tradizione cristiana che in unione con l’ordine, la trasparenza e la luminosità sono evidenti in questa cappella.
† Essenziale
La cappella feriale di S. Giuseppe deve assolvere esclusivamente al compito di un luogo per la preghiera e di comunione con Dio, altri spazi sono destinati al resto. Non deve esistere confusione di spazi e funzioni, in quanto nella parrocchia gli spazi per tutti ci sono. Quindi deve essere essenziale pure nella forma di ogni sua parte: la scala alla chiesa regolare e lineare; il logo circolare con la croce greca; gli apparecchi illuminanti geometrici e bianchi, con eventuali parti in vetro satinato come il lucernaio; gli arredi liturgici lineari e trasparenti; le sedute come gli arredi, e forse per evidenziarne le individualità, colorate con tonalità tenue. Tutto deve avere una geometria pura e lineare per permettere la concentrazione alle persone e vivere al meglio la preghiera e la liturgia eucaristica. Le sedute sono pensate individuali, per permettere una conformazione dello spazio liturgico variabile, dove l’altare amovibile è posto ad un lato o al centro della cappella. Cappella polivalente, per uno spazio fruibile ad ogni gruppo della parrocchia che desidera gestirla in maniera autonoma. Le sedute individuali evidenziano l’importanza della persona e caratterizza lo svolgimento della liturgia. L’altare e l’ambone è il vero centro essenziale della cappella feriale di S.Giuseppe in Jesi.
I quattro obbiettivi così definiti circoscrivono lo spazio cappella. Altre questioni quali, la sede della custodia eucaristica, se non esiste già in chiesa un luogo prestabilito e storicamente consolidato non pare opportuna la sua collocazione in cappella. Immagini sacre, il Cristo crocifisso, altri elementi sacri di arredo, devono sempre rispondere ai quattro requisiti sopra descritti. Questo è uno spazio che deve crescere parallelamente con la cultura di un luogo condiviso e valorizzato. La cappella feriale di S.Giuseppe non è uno spazio anonimo e assente, ma deve essere ulteriormente caratterizzato attraverso l’educazione alla cultura cristiana. Questo riguarda pure ogni ambiente della parrocchia e della nostra vita da cristiani. La cappella feriale di S. Giuseppe così concepita riflette le sue esigenze e situazioni uniche, che sono state colte per ben svolgere alla sua funzione, e deve far parlare non ciò che possiede e per come è fatta, ma per ciò che è, solo un luogo di preghiera.          
 
 
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